Child Rescue Alert (CRA) trova la sua origine in seguito al rapimento e al susseguente omicidio della minore Sarah Payne nel 2000 in Sussex (U.K.), sulla falsariga del concetto americano di intervento denominato 'AMBER ALERT', sperimentato per la prima volta dalla polizia negli Stati Uniti nel 1996.
La C.R.A. ha lo scopo di avvisare rapidamente i cittadini dell'area coinvolta dalla scomparsa, dal rapimento o da altre sparizioni ad alto rischio riguardanti minori e allo stesso tempo di fornire un meccanismo estremamente tempestivo affinché la polizia sia in grado di ricevere e dare priorità alle informazioni decisive. I riscontri fattuali evidenziano che la polizia è la fonte imprescindibile per la diffusione e la credibilità delle informazioni e, affinché una CRA abbia successo, essa deve avere la capacità di proteggere, valutare i rischi e intervenire sulle informazioni in arrivo.
C.R.A. è una collaborazione serrata tra la polizia, i media e i cittadini dell'area coinvolta, laddove si teme che esista un rischio reale e immediato per la vita di un bambino. L'obiettivo è quello di coinvolgere rapidamente l'intera comunità attraverso tutti i canali mediatici nella ricerca del bambino, del delinquente o di qualsiasi veicolo individuato attraverso segnalazioni di informazioni rilevanti pervenute alla polizia. La C.R.A. ha flessibilità nel suo utilizzo in quanto può essere utilizzata in modo mirato in una o più località geografiche, essere immediatamente attivata a livello nazionale o essere ampliata a seconda delle informazioni ricevute o del livello di risposta dei media.